Rat-Man, Fletto imuscoli e sono nel vuoto

Su ogni forum che si rispetti chi DEVE essere un topic sull'orecchiuta creatura di Leo Ortolani.
Teoricamente dovrebbero essere discussioni sul fumetto, sulla sua presunta genialità o mancanza di essa (voto per la prima, essendo io un grande fun del Leo), una discussione sulle nuove storie e sulla loro mancanza di umorismo o acquisizione di maturità (la seconda... sempre fun...)

In pratica i topic di questo genere si risolvono di solito in un susseguirsi di citazioni.

Fate come volete, magari un tentativo di discussione seria potrebbe essere carino.

Darò il buon esempio

Le ultime storie del ratto (escludendo 299) sono molto meno umoristiche del primo blocco da 50. Credete, come affermano i fan imperituri che il fumetto si sia evoluto in un formato e una maturità che difficilmente sono compatibili con il vecchio umorismo slapstick. I detrattori (razza malnata) sostengono semplicemente che Leo abbia perso la sua vis comica.
Tu da che parte stai?

Ah, a proposito... "È incredibile come Ha visto un tizio uguale a me? assomigli a Potrebbe sciacquarmi delicatamente lo scroto?, in cantonese."

"Lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate"
"Adoro quel western!"

"Guardi signora, questo è il leopardo..."

A Sparta, quando una donna incinta sale sull'autobus, la fanno guidare.

"oddio il tacco!!"

Vero il ratto sta assumendo toni più maturi, con storie più complesse e dai risvolti più profondi.
Forse Leo è cresciuto, forse il piccolo liceale in lui ha capito che non si vive di solo fumetto e doppi sensi.
Ma dopo relativamente pochi numeri si può dire davvero di aver perso il Leo di un tempo?

".. e questa è la coda!"

Penso di si Alle, nel senso che dubito che tornerà alla parodia pura. Persino 299 ha una maturità di tratto, palesemente ispirata a Miller, ma filtrata dalla semsibilità del Leo, che passa da Kirby e si vede, che inizialmente non si trovava. Non credo abbia perso la vis (e 299 lo dimostra), è ancora capacissimo di fare parodie fenomenali. Solo che non vuole. Direi che soprattutto dopo Il Vecchio e Rat-Man, inchiostrato a biro, non si può più tornare indietro.

Vintage: "Da quel giorno i criminali capirono che il crimine non paga. Offre Rat-Man"

Domandona. E' vero che esce il film di RatMan prodotto dallo stesso autore del fumetto?

se si spero sia meglio della serie animata che era stata trasmessa su rai due.... aveva un che di patetico ma senza il pathos...
era brutta
molto
ma molto

Sul film le voci sono ancora incontrollate, bisogna stare a vedere. Ho i miei dubbi che il Ratto, come personaggio, possa reggere un film. Dovrebbe avere quell'aura cupa delle Trilogie, che in un cartone animato italiano verrebbe accettata poco, quindi lo ridurrebbero ad un'ora, una e mezza di gag.
Neppure il Ratto può reggere tanto.

Per la serie Tivvu... guarda, Micio, io mi sto facendo la serie in DVD, e devo dire che li sto rivalutando. Non sono obbiettivamente al livello del fumetto, per nulla, sia chiaro, ma non sono così orride. Anche se molte gags sono sacrificate dal ridottissimo formato di 20 minuti scarsi le idee ci sono, e, a volte, vengono pure sfruttate. L'esempio classico è l'Uomo Pannocchia. Tutta la puntata è incentrata su di lui. Ora, il vero esperto di Rat-Man sa dirmi dove abbiamo già visto questo supercattivo?
No?
Era una vignetta, una sola, della Trilogia del Clone, volume primo "Io, Clone", durante la sequenza in cui il clone protagonista ricorda la morte dei suoi predecessori ("Non mi prenderete Mais! Ahahaha!").
Il cartone raggiunge il meglio, si solito, quando si lega al fumetto, e in questi casi diventa un prodotto decente.
Abbiate fiduca nel Leo.




"Il Rat-Man ha una regola che non infrange"
"Scappa finchè sei in tempo"
"La seconda, non la prima"

Edited by Gilmorwinion - 3/11/2007, 01:29

Non poteva certo mancare un tributo al Ratto.

"io sono RAT MAN!"
"... e sei nato il?"

+1

Un piccolo capolavoro, migliore di 299. Sono ancora leggermente scosso.

"Era la coda?"
Basta questo per definire il livello profondo che ha raggiunto l'umorismo Ortolaniano.

Per inciso... il film è uscito a Lucca. La settimana prossima dovrebbe esserein mio possesso.

Concordo appieno.
L'umorismo del "nuovo" ratto non serve più alla risata.non fine a stessa.
é diventato un mezzo attraverso cui raccontare storie,fà ridere,ma non é per noi.
é parte della storia stessa.é la sdrammatizzazzione necessaria ad ogni grande dramma.Non puoi apprezzare tanto la luce quanto dopo la notte più buia.
L'eroismo romantico,alla lunga,é vuota retorica.
Da sapiente tessitore,ortolani riesce a giocare bene con questa sua abilità innata PIEGANDOLA alla storia,non viceversa.
...E io sento qualcosa di nuovo che mi cresce dentro!
-Ma quello é il Cancro!-Ah.

Fletto i muscoli e sono al Villaggio del Fumetto.

Sabato 26 gennaio nella nuova fumetteria "Villaggio del Fumetto" in via De Gasperi nella zona Pappagnocca, sarà presente Leo Ortolani, uno dei più famosi autori italiani di fumetti!

Leonardo Ortolani, nato a Pisa ma emiliano di adozione, sarà a disposizione del pubblico per realizzare disegni su richiesta, per firmare autografi e per scambiare quattro chiacchiere con i partecipanti, dalle ore 16.00 fino al tardo pomeriggio.

Alle ore 18.00 sarà organizzata una piccola conferenza, tenuta dai membri della associazione insieme all'autore, dove si cercherà di capire un po’ di più Rat-man, il suo ormai mitico personaggio!

Avete già letto "io sono leggenda"?
Ci sono i vampiri,proprio da stereotipo dei live!
Per neanche due tavole,ma...
dite che sa di essere seguito nell'ambiente?

Io starei comunque attento ai paletti

Bell'albo,mi è piaciuto!

finalmente riprende la narrazione delle avventure di Rat-Man e almeno non è estremamente stupido come altre volte

e poi "Arci-nggghh-baldo!" è la battuta che ti aumenta il valore dell'albo